sabato 24 agosto 2019

Naxos, tramonto.

 

Naxos, tramonto.

Tu temi la mia notte tra dieci anni
qui e ora, proprio mentre seduto mi elevo
tra malto, sale e china gaudente
ad un tavolino del porto della Chora
sulla rada si spezza la nostra giornata.

Io temo questa notte tra dieci anni
come tremo al termine apollineo
a picco sul vento prima del mare
dove l'onde, l'elica e il tridente
s'immischiano al largo dei nostri giorni.

Tu temi questa notte tra dieci anni
come le strade in discesa fino a Moutsouna, 
proposizioni intricate in cerca di soluzione;
come le fecondatrici alate di Panormos, 
sciame di pensieri pungenti che si affollano.

Io temo questa notte tra dieci anni
come fremo al largo di Italida
con la chiglia fragile e sberleffa
sul mare tronfio oltre il piuccheceleste
indifeso e incapace di difenderti dall'incertezza.

Me perché, qui e ora, all'ormeggio d'Arianna?
La luce è qui che pianta il nostro presente.
Si dilata, ci accoglie, ci protegge
nello stringere del tempo
noi due, tra due ora, diversi ma non opposti.

Pedro de Montjuic

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