sabato 29 ottobre 2016

Higuain è una lota


Io non sono un tipo espansivo.

No, non sorprendetevi. Semplicemente non do l'idea di essere uno propenso alla confidenza quando non conosco affatto gli interlocutori. Per fare un esempio, non sembro un tipo espansivo quando entro in un bar.


Ah, i bar... Come sono affascinanti i bar! Non alludo a quei ritrovi di piazza, con tavolini che richiamano cinque giorni su sette orde di giovani che non sembrano rispondere a un perché, mentre funzionano da ritrovo per l'intera provincia di Napoli i rimanenti due.

Intendo, invece, quei bei banconi di metallo. Abbastanza freddi per indurre il cliente a consumare il proprio caffè, condirlo di qualche chiacchiera e poi andare via (possibilmente passando prima alla cassa).
Si va così veloci che una volta mi è capitato di incontrare un signore, il quale è andato via senza consumare il caffè che aveva ordinato. Dopo aver bevuto il consueto bicchiere di "acqua gassata" si è poi diretto all'uscio del locale, con tanto di cordiale saluto al barista. Il quale, inutile dirlo, è rimasto sbigottito.
Può sembrare assurdo, ma in questo luogo la rapidità dilata le proprie esperienze verbali. In pochi minuti è possibile ascoltare anche fino a cinque diversi pareri sull'argomento di conversazione.

E di cosa volete si parli oggi, se non di Higuain e della partita Juve-Napoli?

Sì, è vero: oltre a essere poco espansivo, parlo poco di calcio. Ma non posso esimermi dal giudicare affascinanti certe passioni, soprattutto quando il tono di voce cambia al saluto di commiato "Arrivederci, e forza Napoli!".

Oggi mi è capitato di ascoltarlo per ben due volte. Sempre nell'arco di tempo di una tazzulella 'e cafè.

"Arriverderci, e forza Napoli"

La risposta deve essere: "Sempre!"

E va pronunciata subito, a costo di interrompere il proprio sermone da dodici secondi. Va cambiato tono, perché esige rispetto.

Queste formule di saluto richiamano un contesto ecclesiastico: "Sia lodato Gesù Cristo"; "Sempre sia lodato". 

Fino a oggi non avevo ancora compreso il significato della "fede calcistica". Terrena, mondana, blasfema. Come quando preghi ed eserciti una liturgica devozione. Ma poi, pronunci il nome di Dio invano.

Higuain era un santo carismatico della fede calcistica partenopea. Adesso: "Higuain è una lota!"

Solo accettando questa folkloristica fede non si sconfessa il senso terreno dell'illogica affermazione.

Buona partita a tutti i tifosi. Napoletani, si intende.

Stasera, non so perchè, invidio la vostra passione.

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