Santorini non regala solo tramonti.
Perissa beach
Ieri siamo stati a Perissa, una località balneare sulla costa est di Santorini. Ci hanno regalato un set di lettini in legno, imbottiti, con tanto di ombrellone. E wifi. Era sufficiente ordinare qualcosa al ristorante, anche solo da bere. Noi abbiamo preso qualcosa per il pranzo. Angela ha voluto provare la eggplant salad.
Certo che gli inglesi sono fantasiosi! Chiamano le melanzane con un termine che in italiano potremmo tradurre alla lettera pianta delle uova. In effetti quell'insalata sembrava uovo strapazzato e poi frullato, una pappetta che aveva il sapore dell'aglio. Ma non di melanzana. Il risultato è stato quello di lasciar fermentare al sole quella strana pietanza che, rimanendo sempre nell'ambito della tradizione anglosassone, aveva l'aspetto di una ciotola di porridge.L'acqua di Perissa è cristallina. È un piacere immergersi nell'acqua fresca e subito profonda, preceduta da una sabbia nera particolarmente calda.
Ma noi abbiamo portato le scarpe da scoglio, quelle per non scottarsi o farsi male sulle pietre.
Peccato che in tre giorni di mare le abbiamo dimenticate a casa due volte. Motivo per il quale abbiamo tostato le piante dei piedi come si fa con i chicchi di caffè.
Emporio
In serata abbiamo scoperto un altro villaggio dell'entroterra di Santorini: Emporìo, l'antico mercato dell'isola, fortezza medievale protetta da un castello.
Sebbene si tratti a tutti gli effetti di un borgo fortificato, non immaginate il solito castello. Di epoca veneziana, i resti del castello di Emporio conservano un dedalo complicatissimo di stradine, un'intricata rete di vicoli in cui gli elementi architettonici sembrano ripetere la struttura dell'inconscio umano.
Seguendo la stradina sotto l'arco mi sono ritrovato all'interno di un'oscura cantina... |
Se vuoi conoscere tutte le impressioni su Santorini, leggi il resto del mio diario di viaggio!
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