sabato 13 agosto 2016

Santorini, diario di viaggio - Tramonto a Imerovigli


A Santorini si diventa cacciatori di tramonti. Ma non fraintendete le mie parole. Cacciatori, non bracconieri. Non si insegue il calar del sole sempre e comunque, rischiando di diventare famelici di luce bassa e soffusa all'orizzonte. E stavolta abbiamo catturato un esemplare straordinario.


Se vuoi conoscere tutte le impressioni su Santorini, leggi il resto del mio diario di viaggio!

Stasera siamo saliti in cima alla caldera è abbiamo raggiunto il villaggio più in alto dell'isola, Imerovigli. Il nome deriva dall'unione di due parole: hemera, giorno; e vigla, vigilare. Tale zona era infatti la migliore per avvistare l'arrivo dei pirati. In effetti da questa posizione è possibile osservare l'intera caldera dall'alto, tenendo chiaro ogni suo punto.



Fra le tre punte di diamante dell'isola, Imerovigli è quella ad avermi maggiormente emozionato. In realtà è stata l'unica ad avermi stregato: Thira e Oia sembrano risplendere d'una bellezza costruita ad hoc per ammaliare i turisti. Non che tale centro sia sconosciuto al settore turistico. Anzi, se non fosse per le strutture ricettive sarebbe privo di un'anima. Qui tuttavia si respira estrema eleganza, rilassata compostezza e silenzio contemplativo. Ma soprattutto, i vicoli sono privi di commercio. Si cammina liberi per le strade, senza rimanere impantanati in folle statiche raccolte attorno ai souvenir.


A Imerovigli i cacciatori di tramonti sono pochi ma buoni. Ho potuto usare tutto il mio armamentario fotografico. Non so nemmeno come ho fatto a tenere tra le mani cosi tante cose. Assomigliavo a quei musicanti che di tanto in tanto si vedono per le strade, capaci di suonare da soli grancassa, piatti, chitarra, tromba e armonica. Abbiamo persino incontrato un uomo che si era appena promesso in matrimonio alla sua ladyE più avanti, quasi a percorrere i vicoli del Tempo, una coppia di sposini in abito nuziale che faceva foto sorridendo soddisfatta.



Imerovigli è certamente l'erede spirituale di Positano nel mar Egeo. Per certi versi è anche superiore al paesino principe della Costiera Amalfitana. Qui non c'è traffico, trambusto di viandanti, non c'è corsa allo sfruttamento economico di ogni singolo angolo.
Ho detto ad Angela che quando saremo grandi, ma proprio grandi grandi, soggiorneremo ad Imerovigli per le nostre vacanze. Adesso non è cosa. Booking fa il cattivone.

Datemi una casetta di calce candida e splendente, un terrazzino, la jacuzzi e un calice di assirtiko.

Se vuoi conoscere tutte le impressioni su Santorini, leggi il resto del mio diario di viaggio!

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