mercoledì 17 agosto 2016

Santorini, diario di viaggio - La costa e la caldera


Ieri sera mi trovavo a passeggio per Oia quando ho notato un dipinto esposto fuori una galleria d'arte. Raffigurava il villaggio più elegante dell'isola con tocchi di pennello veloci e intensi. È stato l'unico quadro capace di rapire il mio sguardo.


Se vuoi conoscere tutte le impressioni su Santorini, leggi il resto del mio diario di viaggio!

Tuttavia, a padroneggiare sulla scena non era il candore delle casette bianche dai tetti blu. Era invece la terra sulla quale il villaggio è stato edificato. L'autore ha colto l'essenza più pura del paesaggio, regalando all'impervio sperone di costa dei colori vivi, quasi sgargianti. Perchè la costa di Santorini è essa stessa un'opera d'arte.



Scultrice di se stessa, la terra vulcanica si racconta con il carattere dei suoi multiformi minerali, che si stratificano e si dispongono secondo l'estro di un divino geologo. Se non avessi trascorso la giornata in barca non avrei mai notato quell'intenso susseguirsi di colori, disposti secondo la fantasia dei movimenti geologici. O in base ai capricci del vento, che crea onde perpetue nella roccia e pennellate decise che si gettano nel blu oceanico dell'acqua quando fa franare la parete.



Sarei rimasto ore ed ore a fissare quel quadro roccioso, immerso nella contemplazione di una galleria d'arte all'aria aperta.



Purtroppo tutto finisce, dalla traversata in caicco a questo viaggio durato due settimane.




Γεια sας Σαντορινη!


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