Qui si respira la vera aria. Di certo non salubre come quella della campagna. Ma questa è la città: umida, sporca, meccanica, fumante. E qui si sente forte il suo cuore pulsare.
Siamo nei pressi della Marina, in via Amerigo Vespucci. Ieri il sole si mostrava al mio cospetto con le sue eleganti vesti primaverili e, come una donna provocatrice, giocava nascondendosi tra nubi spumose ma passeggere. Il mio viso era gaudioso: assorbivo la luce nascente della nuova stagione e riposavo gli occhi quando l'astro si nascondeva dietro l'acqueo vapore del cielo.
Sotto quella luce di speranza ho potuto apprezzare un angolo di Napoli che mi ha sempre donato sensazioni negative. E ho deciso di scattare una foto. Un posto insolito per le mie pose, ma in quell'attimo ho sentito lo spirito pulsante della città.
Gli zarri - così chiamiamo qui i sampietrini -, esausti, sopportano il peso di un'esistenza votata al trasferimento di flussi. Qualunque esso sia: lavoratori, mendicanti, viandanti del giorno e della notte, malviventi, puttane. Ma non solo piedi cinti di scarpe. Qui ogni genere di pneumatico fa sentire la sua forza, il suo carattere. E queste scaglie di magma raffreddato riescono a trarre il meglio da loro. Quando i possenti mezzi su muovono, il loro suono è simile a un tiepido rullante. Non fragoroso, ma continuo e impetuoso. Sono in grado di raggiungere la risonanza del plesso solare di chi ascolta.
In questa foresta fatta di disordine, metallo luccicante e rifiuti non sembra esserci un razionale. Ma l'anima della Marina è certamente fatta delle numerose persone che ogni giorno lavorano su questo sudato suolo. Ma loro sudici non sono; o almeno non tutti. Uno di questi è Gennaro, filosofo della meccanica applicata alle Moto Guzzi. Un uomo costruito sulla passione per l'arte che abilmente maneggia, dotato di singolare onestà per la categoria lavorativa alla quale appartiene. E' pur vero che uno schermo fatto di diodi non può rendere l'idea, ma basta dare uno sguardo alla sua pagina Facebook per capire di cosa sto parlando. Avevo accompagnato un amico a riparare la sua moto. Ho trascorso una mattinata ad apprendere i segreti che sono alla base del mito dell'aquila dalle ali spianate.
Che mattinata...
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