domenica 13 novembre 2011
Dal tumore alla metastasi. Da Berlusconi a Monti.
Già prima delle 21,42 di ieri sera è iniziata una gran festa. Ora che vede ufficializzata la notizia di dimissioni del presidente del Consiglio. Un’ euforia che è partita dai crocchi che intonavano Bella ciao! fuori al Quirinale e che presto si è virtualmente diffusa sul neurone comune del popolo italiano: Facebook. Chiunque sia stato anche per cinque minuti a controllare la pagina delle news, si sarà accorto dello stato generale di felicità degli utenti. C’è chi, più legato alla tradizione cattolica nostrana, e dà la “triste notizia” pubblicando un manifesto funebre; chi invia inviti di partecipazione all’ evento Bye bye Silvio, quasi voglia dare solidarietà a quelle persone che esultano sul Colle; chi invece pubblica video e notizie da tutto il mondo, annettendo interessanti trafiletti, messaggi di speranza: adesso siamo liberi, è iniziata una nuova era.
Ricordo quello che accadde dieci anni fa durante il crollo delle Twin Towers. Rievoco, sorridendo amaramente, la festa del popolo islamico ripresa dalle più disparate emittenti televisive. Festeggiavano allegramente quel tragico evento, finanche offrendo fette di torta agli operatori che riprendevano la folla. Festeggiavano perché credevano che quell’ avvenimento avrebbe dato inizio alla loro libertà, che finalmente il mostro americano era stato ferito.
E’ vero che tra l’ evento che ho rievocato e quello che abbiamo potuto vedere ieri sera non c’è alcun legame diretto. Eppure le due euforie sono accomunate dallo stesso fattore: entrambi festeggiano credendo che il nemico sia stato eliminato. La storia ha dimostrato che l’ undici settembre è servito a predare le risorse energetiche e la già scarna libertà delle popolazioni islamiche medio-orientali. E invece, per quanto ci riguarda, cosa ci attende? Cerchiamo di dedurlo insieme…
Che nessuno fraintenda l’ autore di questo articolo: non si vuole in alcun modo compiangere Silvio Berlusconi, un po’ come ha fatto Magdi Allam in un editoriale di qualche giorno fa. Però bisogna anche essere realistici… La festa che si sta consumando da qualche ora è inappropriata allo stesso modo di un individuo che esulti alla notizia che un proprio parente malato sia passato da un tumore localizzato ad una metastasi.
Il tumore in questione è una classe politica che per anni ha agito perpetuando i propri interessi, tralasciando i veri problemi del Paese. E Silvio Berlusconi è l’ emblema di questa casta ingrassata e famelica. Con le sue leges ad personam ad castamque, i suoi scandali privati e la sua mortificante comicità non ha fatto altro che rendere ancor più evidente lo stato generale della patologia. Il problema è però un altro… Al contrario di quanto pensi (quasi) tutto l’ ignorante gregge di Facebook, le dimissioni di Berlusconi non porteranno alla risoluzione dei veri problemi dell’ Italia. Il tumore non è stato estirpato. Continua a crescere nelle viscere del nostro Paese, che adesso si mostra felice dopo aver assunto una buona dose di morfina.
Il paziente-Italia continua ad essere esposto ai fattori di rischio. Malato di cancro qual è, continua a fumare le sue sigarette piene d’aroma. Continua ad essere sotto lo scacco della nicotina delle banche. Ed ecco che (parafrasando una celebre frase) ci prepariamo ad assumere un nuovo cameriere dei banchieri. Ma che dico… Lo chef de rang dei banchieri! Mario Monti: dottorato a Yale, International Advisor di Goldman Sachs (per intenderci, la Banca che ha affossato la Grecia e che sta per affossare anche noi), membro del Club Bilderberg (il circolo di lobbysti che si riunisce ogni anno per stabilire le linee guida dell’ economia mondiale, il tutto in regime di massima segretezza), presidente europeo della Commissione Trilaterale (il super consiglio d'azienda di banche e multinazionali Bilderberg).
La consapevolezza della totale inconsapevolezza degli Italiani l’ abbiamo avuta giovedì scorso grazie al programma Servizio Pubblico. Il conduttore Santoro indice un sondaggio su Facebook: Siete favorevoli al governo presieduto dal neosenatore a vita Mario Monti con Pdl, Pd e Terzo polo? I risultati si pronunciano a favore del servo dei banchieri. Segue poi un inaspettato intervento – davvero poco frequente che alcune notizie vengano diffuse per televisione. Un blogger rende noto al pubblico il curriculum di Mario Monti, molto simile a quello che viene qui riportato. Stupore generale. Viene allora ripetuto il sondaggio: stavolta gli Italiani votano NO. Una gaffe che continua con la terza revisione, che stavolta si affida al popolo di Twitter (abbastanza famosi gli hashtag #MontiSI #MontiNO che hanno spopolato sul social network). E la conferma di questa totale disinformazione l’ abbiamo avuta con quegli insignificanti brindisi ai piedi del palazzo del Presidente della Repubblica…
Quindi, se anche tu fai parte di quel gregge belante che festeggia perché il protagonista della mala creanza in Italia si è dimesso, sappi che non è stato fatto fuori per quello che ha cercato di ottenere per anni (l’ impunità). Sappi che è stato fatto fuori perché ha tentato di creare un canale di approvvigionamento energetico alternativo, quello russo-libico. Sappi che adesso questi suoi interessi non erano più perpetuabili dopo l’ uccisione di Gheddafi. Sappi che l’ Italia è da anni tenuta sotto scacco dalle potenze economiche anglosassoni e che quello che stava accadendo avrebbe fatto perdere una buona fetta di controllo della nostra politica. Sappi che il nuovo uomo scelto per governare non farà altro che rimettere in riga un’ Italia che stava alzando un po’ troppo la voce… Sappi che se continui a turare gli assoni dei tuoi neuroni, il nostro Paese non si libererà mai da questa schiavitù.
Dal tumore alla metastasi…
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